Angolo del professionista

L'angolo del professionistaQuesto spazio è a disposizione degli utenti del portale che vogliano pubblicare un testo, un commento o un articolo firmato in materia di PI.

Condizioni di utilizzo:
- il testo rimane di proprietà dell'autore e sarà pubblicato all'interno di SPRINT - Sistema Proprietà Intellettuale, dopo un esame da parte della redazione.
- Il testo non deve contenere forme di pubblicità più o meno manifesta di servizi, prodotti o attività a fine di lucro. L'auto promozione è data dalla possibilità di inserire in calce i propri riferimenti.
- nel caso in cui l'autore commenti una sentenza o comunque esprima un'opinione su un argomento che lo vede in qualche modo coinvolto, o come parte in causa o in veste professionale, è necessario riferirlo con una nota di trasparenza in calce al testo.
- L'autore solleva la Redazione e l'Editore da ogni responsabilità derivante dalla pubblicazione del testo.

E' possibile inviare i testi contattando la redazione.

 


  • Diritti d'autore e diritti connessi - Aspetti generali

L’Opinione di Francia, Spagna e Portogallo sulla proposta di Direttiva Copyright

8 novembre 2017

ALESSANDRO LA ROSA È recentemente divenuto pubblico un documento leak –un working paper (WP)- contenente le proposte di emendamento delle delegazioni di Francia, Spagna e Portogallo, relative alla proposta di Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio sul diritto d’autore nel mercato unico digitale (2016/0280 COD, “Proposta di Direttiva”).
  • Diritti di proprietà industriale - Aspetti generali

Udienza orale di discussione: il caso Hollywood

8 novembre 2017

Prof. Avv. STEFANO SANDRI Il 27 ottobre 2017 si sono celebrati ad Alicante i primi 20 anni dell’attività delle Commissioni di ricorso. Nell’occasione, l’EUIPO ha pubblicato una serie di contributi in un Librum Amicorum, tra cui figura il presente scritto nella versione italiana. La rievocazione della discussione orale nel caso HOLLYWOOD, di cui il sottoscritto è stato promotore quale Presidente della Terza Commissione, è diventato ora di grande attualità in vista degli sviluppi dei procedimenti orali previsti dall’EUIPO nella recente Riforma.
  • Marchi registrati

Nessuna volgarizzazione per Google, il marchio è salvo!

3 novembre 2017

ANNALISA SPEDICATO Recentemente la Corte distrettuale degli Stati Uniti si è pronunciata su un caso di volgarizzazione di marchio che ha riguardato la società Google. I giudici statunitensi infatti sono stati chiamati a decidere se la parola Google è entrata nel linguaggio comune americano e usata come termine generico per indicare l’esecuzione della ricerca su Internet o se invece esso mantiene ancora le caratteristiche richieste dalla legge per potersi parlare di marchio d’impresa ed essere protetto come tale.
  • Diritti connessi al diritto d'autore

Non costituisce violazione dei diritti morali d’autore la mancata citazione del nome del direttore artistico in un articolo di giornale che menzioni lo spettacolo che dirige

27 ottobre 2017

di Gilberto Cavagna Il Tribunale di Milano si è recentemente pronunciato sulle rivendicazioni avanzate da un noto ballerino e direttore artistico nei confronti di Italiana Editrice S.p.A., società proprietaria e editrice del quotidiano “La Stampa” di Torino, che lamentava come la mancata menzione del suo nome in un articolo pubblicato il 6 luglio 2015 costituisse violazione dei propri diritti morali d’autore, sanciti dall’art. 20 legge autore, e come la mancata pubblicazione della rettifica, tempestivamente richiesta, costituisse violazione dell’obbligo previsto dall’art. 8 legge stampa (sent. n. 9839/2017 del 3 ottobre 2017).
  • Marchi patronimici

Vino amaro: coesistenza di marchi non registrati nel settore vinicolo

24 ottobre 2017

PAOLA STEFANELLI - ALESSANDRO MANNINI L'arte di destreggiarsi con la coesistenza di diritti connessi a marchi registrati e non registrati su patronimici italiani nel settore vinicolo è una prassi plurisecolare che i tribunali non sembrano interessati a cambiare. La tradizione italiana legata alla produzione (e al consumo) di vino è un fatto ben noto.
  • Farmaceutici e fitosanitari

Uso e interpretazione dei brevetti nell’evoluzione della giurisprudenza EUCJ in materia di certificati complementari di protezione

23 ottobre 2017

CESARE GALLI Tra un anno si aggiungerà ai marchi europei già esistenti una nuova tipologia di marchio. Infatti, tra le nuove norme introdotte con il regolamento comunitario lo scorso marzo, ve ne è una, che entrerà in vigore tra poco meno di un anno (1 ottobre 2017), che prevede il così detto "marchio di certificazione". Si tratta di un marchio che potrà registrare ogni soggetto che si prefigga come scopo quello di certificare prodotti o servizi. Si deve tuttavia trattare di un soggetto che non commercializzi direttamente gli stessi, ma si limiti ad appurare che il marchio sia apposto solamente su prodotti o servizi che soddisfino certi standard dettati, a seconda dei casi, dal materiale, dal procedimento di fabbricazione, dalla qualità, dalla precisione o da altre caratteristiche. Le qualità che il marchio di certificazione deve garantire devono essere esplicitate nel regolamento d’uso, che dovrà accompagnare la domanda di registrazione. Per coordinare questa nuova tipologia di marchio con il "marchio collettivo", il legislatore europeo ha previsto che, tra le caratteristiche che il "marchio di certificazione" potrà garantire, non vi è la provenienza geografica del prodotto o servizio. È previsto inoltre che, non solo il depositante deve essere un soggetto che non commerci direttamente i prodotti o servizi contraddistinti, ma che tale caratteristica debba averla ogni eventuale successivo soggetto che volesse divenire titolare del marchio stesso a seguito di trasferimento. In ragione del fatto che non è detto che tutte le legislazioni nazionali europee contemplino un istituto simile (per esempio, ad oggi, il "marchio di certificazione" non è previsto nella legislazione nazionale italiana), il regolamento prevede che la trasformazione di un marchio di certificazione, non potrà avvenire in quegli Stati europei che, tra le loro norme, non prevedono una figura equivalente. L’intento del legislatore europeo è evidente: creare un marchio che possa essere atto a valorizzare caratteristiche di un prodotto o servizio che non derivino necessariamente dall’ubicazione geografica. Potrebbe essere il caso di prodotti realizzati con un materiale peculiare o sviluppati con un particolare procedimento o con specifica precisione. Per la valorizzazione di queste il legislatore stesso ha pensato ad un ente che si ponga al di sopra delle persone, fisiche o giuridiche, che possono concretamente utilizzare il marchio stesso, affinché costui svolga una suprema funzione di garanzia delle qualità promesse. - See more at: http://www.bugnion.it/marchi_det.php?m=Contributi&id=558&session_menu=Marchi,%20disegni%20e%20modelli#sthash.L8Ku5wB4.dpuf La Corte di Giustizia europea si è pronunciata molte volte sull’ambito di protezione e più ancora sui requisiti per la valida concessione dei certificati protettivi complementari (SPC) per i medicinali, in sede di interpretazione pregiudiziale del relativo Regolamento comunitario. Anche se spesso le decisioni rese tradiscono la scarsa dimestichezza della Corte con il diritto dei brevetti, il fil rouge di questa giurisprudenza è dato dalla ricerca di un punto di equilibrio tra esclusiva e concorrenza fondato sulla considerazione della funzione economica che gli SPC (e le correlative regole sui farmaci generici) svolgono sul mercato, conformemente all’approccio “realistico” e fenomenologico (e implicitamente giusnaturalistico) che caratterizza in generale l’attitudine del diritto dell’Unione Europea nei confronti dei diritti di proprietà intellettuale.
  • Diritti d'autore e diritti connessi - Aspetti generali

Violazioni di diritti di proprietà intellettuale: risarcimento dei danni punitivi?

19 ottobre 2017

di Alessandro La Rosa Internet e le nuove tecnologie digitali stanno trasformando il mondo in cui viviamo ed in particolare si sta assistendo all’affermarsi di nuovi modelli di business. A tal proposito, la Commissione Europea è nel pieno dell’iter legislativo per la creazione di un mercato unico digitale, le cui principali priorità sono l’ammodernamento della legge sul copyright ed il funzionamento delle piattaforme online.
  • Disegni e modelli

La riproduzione dell’immagine di un disegno o modello a fini di citazione: il caso Nintendo

11 ottobre 2017

FABIO GHIRETTI L’utilizzo dell’immagine della consolle Wii della Nintendo e dei relativi componenti al fine della rivendita di accessori non originali con essa compatibili integra una riproduzione dei corrispondenti disegni e modelli “a fini di citazione” ai sensi dell’articolo 20.1, lett. c) del Regolamento n. 6/2002 sui disegni e modelli comunitari ed è dunque lecita ove rispetti le condizioni sancite da tale norma.
  • Marchi registrati

Decadenza di marchi e brevetti inutilizzati ma difesi per ostacolare i concorrenti

10 ottobre 2017

ALESSANDRO LA ROSA Un marchio deve essere dotato dei requisiti della novità e capacità distintiva (sicché, nel caso di specie, il segno del noto scooter “Innocenti Lambretta” non potrebbe coesistere con il segno “Lambretta Innocenti”). Ma il ricorso per cassazione è inammissibile tutte le volte in cui il motivo si risolva in un’interpretazione del contenuto delle dichiarazioni rese dai testi ammessi in sede d’appello, dunque in una censura di merito (Corte di cassazione, sezione I, sentenza 4 settembre 2017 n. 20717).
  • Diritti di proprietà industriale - Aspetti generali

Brexit: la Commissione Europea si esprime in merito alla tutela dei diritti di Proprietà Intellettuale

6 ottobre 2017

DAVIDE SCAVUZZO Nell’ambito dei rapporti tra il Regno Unito e l’Unione Europea, uno dei settori in cui la Brexit provocherà incertezza riguarda la protezione che il Governo britannico garantirà a determinati diritti di proprietà intellettuale, al trattamento delle domande per conseguirli ed al loro esaurimento.
  • Marchi registrati

E’ legittimo registrare un marchio dell’UE la cui componente denominativa coincide con quella già registrata come marchio collettivo?

28 settembre 2017

ANNALISA SPEDICATO A questa domanda ha risposto la CGUE offrendo precisazioni in merito alla funzione dei marchi collettivi, in un caso in cui un’impresa aveva utilizzato e registrato come elemento denominativo di un marchio dell’UE nel settore dell’abbigliamento intimo femminile un termine già registrato da un’associazione come marchio collettivo dell’UE in un  settore completamente diverso.
  • Marchi registrati

Marchio dell’Unione Europea: cosa cambia dal 1 ottobre 2017

25 settembre 2017

GIACOMO LUSARDI Il 23 marzo 2016 è entrato in vigore il regolamento europeo 2424/2015, che ha apportato svariate modifiche alla disciplina del marchio comunitario, tra cui il nome, che è diventato “marchio dell’Unione Europea” e il nome dell’ufficio che lo amministra, passato da “OHIM” a “EUIPO” (European Union Intellectual Property Office). Il regolamento ha apportato modifiche a diversi aspetti riguardanti deposito, esame, opposizione, annullamento e ricorso in relazione al marchio dell’Unione Europea.
  • Diritti d'autore - Opere delle arti figurative e dell'architettura

Sono sufficienti gli elementi essenziali dell’opera originale perché possa sussistere il plagio

21 settembre 2017

ALESSANDRO LA ROSA Come noto, il carattere creativo di un’opera (anche se minimo) e la novità dell’opera costituiscono requisiti necessari perché la stessa formi oggetto di diritto d’autore. Si deve evidenziare che il concetto giuridico di creatività non coincide con quelli di creazione, originalità e novità assoluta, bensì è inteso quale personale ed individuale espressione di un atto estrinsecato nel mondo esteriore.
  • Nomi a dominio

E’ valido il nome a dominio identico all’altrui marchio registrato se non c’è identità o somiglianza tra i prodotti commercializzati dalle due imprese?

11 settembre 2017

ANNALISA SPEDICATO La Corte di Cassazione nella sua pronuncia n. 20189 del 18 agosto scorso ha rigettato il ricorso di una società titolare di un marchio registrato che agiva in sede di legittimità contro la decisione dei giudici d’appello, i quali avevano ritenuto valido il nome a dominio identico al marchio della ricorrente registrato da un’altra società che operava in un settore differente.
  • Marchi di forma e marchi tridimensionali

Il vino in borsetta: il valore sostanziale nel marchio 3-D

7 settembre 2017

ALESSIA RIZZOLI Originale, davvero, l’idea di utilizzare la forma di una borsetta come contenitore per il vino. Ma le belle idee spesso non restano impunite. E così è accaduto che ne è nata una controversia nel nostro pese in cui i diritti vantati su quella idea da una azienda svedese, la OENOFOROS AKTIEBOLAG, sono stati messi in discussione da una concorrente nazionale sotto il profilo del marchio tridimensionale e del design.
  • Diritti di proprietà industriale - Aspetti generali

Il diritto costituzionale di difendersi contro le violazioni IP attraverso la tutela doganale e i suoi limiti

6 settembre 2017

CESARE GALLI Tra un anno si aggiungerà ai marchi europei già esistenti una nuova tipologia di marchio. Infatti, tra le nuove norme introdotte con il regolamento comunitario lo scorso marzo, ve ne è una, che entrerà in vigore tra poco meno di un anno (1 ottobre 2017), che prevede il così detto "marchio di certificazione". Si tratta di un marchio che potrà registrare ogni soggetto che si prefigga come scopo quello di certificare prodotti o servizi. Si deve tuttavia trattare di un soggetto che non commercializzi direttamente gli stessi, ma si limiti ad appurare che il marchio sia apposto solamente su prodotti o servizi che soddisfino certi standard dettati, a seconda dei casi, dal materiale, dal procedimento di fabbricazione, dalla qualità, dalla precisione o da altre caratteristiche. Le qualità che il marchio di certificazione deve garantire devono essere esplicitate nel regolamento d’uso, che dovrà accompagnare la domanda di registrazione. Per coordinare questa nuova tipologia di marchio con il "marchio collettivo", il legislatore europeo ha previsto che, tra le caratteristiche che il "marchio di certificazione" potrà garantire, non vi è la provenienza geografica del prodotto o servizio. È previsto inoltre che, non solo il depositante deve essere un soggetto che non commerci direttamente i prodotti o servizi contraddistinti, ma che tale caratteristica debba averla ogni eventuale successivo soggetto che volesse divenire titolare del marchio stesso a seguito di trasferimento. In ragione del fatto che non è detto che tutte le legislazioni nazionali europee contemplino un istituto simile (per esempio, ad oggi, il "marchio di certificazione" non è previsto nella legislazione nazionale italiana), il regolamento prevede che la trasformazione di un marchio di certificazione, non potrà avvenire in quegli Stati europei che, tra le loro norme, non prevedono una figura equivalente. L’intento del legislatore europeo è evidente: creare un marchio che possa essere atto a valorizzare caratteristiche di un prodotto o servizio che non derivino necessariamente dall’ubicazione geografica. Potrebbe essere il caso di prodotti realizzati con un materiale peculiare o sviluppati con un particolare procedimento o con specifica precisione. Per la valorizzazione di queste il legislatore stesso ha pensato ad un ente che si ponga al di sopra delle persone, fisiche o giuridiche, che possono concretamente utilizzare il marchio stesso, affinché costui svolga una suprema funzione di garanzia delle qualità promesse. - See more at: http://www.bugnion.it/marchi_det.php?m=Contributi&id=558&session_menu=Marchi,%20disegni%20e%20modelli#sthash.L8Ku5wB4.dpuf Il 15 dicembre 2016, la Sezione specializzata in Proprietà Intellettuale del Tribunale di Roma ha emesso una breve e concisa ordinanza che ha riconosciuto, accogliendone il reclamo, il diritto costituzionale della multinazionale tedesca Vorwerk di difendersi attraverso gli strumenti di tutela doganale previsti dal Regolamento UE n. 608/2013 contro l’importazione in Europa (e in particolare nel nostro Paese) di prodotti contraffattorî provenienti dall’Asia orientale.
  • Diritti d'autore - Disegno industriale

Una saga italiana di diritto d'autore: la poltrona di Gio Ponti

30 agosto 2017

ELENA VARESE Gli eredi del famoso architetto e designer Gio Ponti e la società Molteni & C. S.p.A. hanno promosso una causa presso il Tribunale di Milano contro Cassina S.p.A.. Oggetto del contendere era un modello di poltrona disegnato da Gio Ponti negli anni cinquanta, sul quale entrambe le società ritenevano di vantare diritti esclusivi.
  • Diritti di proprietà industriale - Aspetti generali

Design e architettura tra disegni e modelli e diritto d’autore

24 agosto 2017

CESARE GALLI L'articolo che qui si pubblica è la sintesi della Lectio Magistralis tenutasi a Roma il 15 giugno 2017 nell'ambito degli incontri dell'Accademia UIBM. Tra un anno si aggiungerà ai marchi europei già esistenti una nuova tipologia di marchio. Infatti, tra le nuove norme introdotte con il regolamento comunitario lo scorso marzo, ve ne è una, che entrerà in vigore tra poco meno di un anno (1 ottobre 2017), che prevede il così detto "marchio di certificazione". Si tratta di un marchio che potrà registrare ogni soggetto che si prefigga come scopo quello di certificare prodotti o servizi. Si deve tuttavia trattare di un soggetto che non commercializzi direttamente gli stessi, ma si limiti ad appurare che il marchio sia apposto solamente su prodotti o servizi che soddisfino certi standard dettati, a seconda dei casi, dal materiale, dal procedimento di fabbricazione, dalla qualità, dalla precisione o da altre caratteristiche. Le qualità che il marchio di certificazione deve garantire devono essere esplicitate nel regolamento d’uso, che dovrà accompagnare la domanda di registrazione. Per coordinare questa nuova tipologia di marchio con il "marchio collettivo", il legislatore europeo ha previsto che, tra le caratteristiche che il "marchio di certificazione" potrà garantire, non vi è la provenienza geografica del prodotto o servizio. È previsto inoltre che, non solo il depositante deve essere un soggetto che non commerci direttamente i prodotti o servizi contraddistinti, ma che tale caratteristica debba averla ogni eventuale successivo soggetto che volesse divenire titolare del marchio stesso a seguito di trasferimento. In ragione del fatto che non è detto che tutte le legislazioni nazionali europee contemplino un istituto simile (per esempio, ad oggi, il "marchio di certificazione" non è previsto nella legislazione nazionale italiana), il regolamento prevede che la trasformazione di un marchio di certificazione, non potrà avvenire in quegli Stati europei che, tra le loro norme, non prevedono una figura equivalente. L’intento del legislatore europeo è evidente: creare un marchio che possa essere atto a valorizzare caratteristiche di un prodotto o servizio che non derivino necessariamente dall’ubicazione geografica. Potrebbe essere il caso di prodotti realizzati con un materiale peculiare o sviluppati con un particolare procedimento o con specifica precisione. Per la valorizzazione di queste il legislatore stesso ha pensato ad un ente che si ponga al di sopra delle persone, fisiche o giuridiche, che possono concretamente utilizzare il marchio stesso, affinché costui svolga una suprema funzione di garanzia delle qualità promesse. - See more at: http://www.bugnion.it/marchi_det.php?m=Contributi&id=558&session_menu=Marchi,%20disegni%20e%20modelli#sthash.L8Ku5wB4.dpuf Mai come in questo momento, in cui addirittura la stampa 3D consente di realizzare tutte le componenti di un edificio, la protezione del progetto, sia esso di industrial design come di architettura, assume un’importanza cruciale, per gli architetti come per i committenti, privati e pubblici.
  • Diritto d'autore sulle reti di comunicazione elettronica

L’arbitro delle controversie sul diritto d’autore online supera il vaglio del giudice amministrativo

28 luglio 2017

PASQUALE PANTALONE Con sentenza n. 4101 del 30 marzo 2017, il Tar Lazio ha confermato la legittimità della delibera dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (“Agcom”) n. 680/13/CONS del 12 dicembre 2013, avente a oggetto il regolamento in materia di tutela del diritto d’autore sulle reti di comunicazione elettronica.
  • Diritti d'autore - Opere delle arti figurative e dell'architettura

E’ plagio o contraffazione una scultura che presenta i “tratti essenziali” delle opere di un artista?

27 luglio 2017

GILBERTO CAVAGNA Il Tribunale di Milano, Sezione specializzata in materia d’Impresa, si è recentemente pronunciato sulle rivendicazioni avanzate da un noto scultore, Giacomo Sparasci (Lecce, 23 ottobre 1956), che lamentava come la realizzazione e l’istallazione di una scultura nel Comune di Casorezzo (MI) costituisse violazione dei propri diritti morali e patrimoniali d’autore.