La Corte Suprema di Cassazione ha rigettato il ricorso proposto dal legale rappresentante di una società, confermando la legittimità di una sanzione amministrativa irrogata dalla Prefettura di Parma a causa della diffusione abusiva di fonogrammi e videogrammi musicali all'interno di punti vendita al pubblico, senza la dovuta corresponsione dei diritti alla società di gestione collettiva SFC (società italiana di gestione collettiva dei diritti dei produttori discografici e degli artisti).

di Silvia Mirenda Il 29 aprile 2016 la ditta BIG FOOD CATERING INDUSTRIES DI PARIDE COCOZZA (“BIG FOOD”) ha dato inizio, sua insaputa e suo malgrado, ad una disputa legale lunga quasi 10 anni. Unica colpa: aver presentato davanti l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi la domanda di registrazione n. 302016000044077 per il marchio IL BOSS DEI PANINI, con l’obiettivo di chiederne la protezione per i servizi di ristorazione della classe 43.

EUIPO 01/07/2025 [Domanda di marchio UE n. 191 518 73 - Marchio denominativo G.estione A.sset I.ntegrata e A.utomatizzata - Esito: rigetto]

Made in Italy - Importazione nel territorio nazionale di beni di fabbricazione e produzione estera aventi sulle confezioni il simbolo grafico della bandiera italiana, con modalità idonea ad ingenerare nel consumatore la fallace convinzione della realizzazione interamente italiana del prodotto - Imputato, quale legale rappresentante della società importatrice, ritenuto responsabile del reato di cui all’art. 4 co. 49 L. n. 350 del 2003 in relazione all’art. 517 cod. pen. - Impugnazione - Rigetto - Appello - Rigetto - Ricorso - Rigetto - Prodotti medicali - Costituente falsa indicazione la stampigliatura “made in Italy” su prodotti e merci non originari dall’Italia - Uso fallace del marchio in presenza di un elemento decettivo costituito dall’immagine della bandiera italiana, parte integrante del marchio aziendale, apposta in modo visibile.

Diritti di proprietà industriale - Settore della progettazione, produzione e commercializzazione di distributori automatici di prodotti farmaceutici - Concorrenza sleale denigratoria - Onere della prova - Quantificazione del danno - Condotte di concorrenza sleale denigratoria consistenti nella diffusione di notizie non veritiere e nell'abuso di provvedimenti giurisdizionali - Necessaria adeguata prova in ordine al nesso causale tra la condotta illecita e il decremento del fatturato o la perdita di clienti - Contraffazione di marchio - Concorrenza sleale confusoria - Danno nel mercato estero - Registrazione di un nome a dominio in contraffazione di marchio e creazione di un reindirizzamento (redirect) verso il sito della parte convenuta - Danno all'immagine.

EUIPO 01/07/2025 [Domanda di marchio UE n. 191 529 19 - Marchio figurativo EXTRAORDINARY beauty quest'ultima parola in rosso - Esito: rigetto]

L'Ufficio dell'Unione Europea per la proprietà Intellettuale (EUIPO) sta compiendo un passo significativo verso la modernizzazione e l'efficienza dei servizi di registrazione dei marchi. Con l'introduzione dei servizi di pre-valutazione potenziati dall'intelligenza artificiale (AI), l'EUIPO mira a migliorare la qualità delle domande e a fornire maggiore certezza sia per i richiedenti sia per i titolari di diritti.

EUIPO 30/06/2025 (B 3 172 474) [Opposizione S'ARAI / SARAJA - Esito: rigetto]

Marchi registrati - Avviso di accertamento fiscale notificato a società esercente attività di commercio all’ingrosso di computer e software per il recupero a tassazione delle maggiori imposte ai fini IRAP e IRES in quanto relative a costi ritenuti indeducibili (spese di rappresentanza) nonché Iva ritenuta indetraibile in quanto afferente ad operazioni soggettivamente inesistenti - Sanzioni - Impugnazione - Accoglimento - Appello erariale - Rigetto - Ricorso - Accoglimento - Indeducibilità dei costi sostenuti per spese di rappresentanza per difetto di inerenza rispetto all’attività aziendale - Incontroversa l’assenza di scritture contabili o di altri riscontri probatori a sostegno dell’organizzazione di attività promozionali del brand aziendale in occasione di viaggi, donde non può operare la presunzione che include i viaggi fra le spese di rappresentanza deducibili.

EUIPO 30/06/2025 (B 3 222 346) [Opposizione HARMONT & BLAINE / HARMO - Esito: rigetto]

EUIPO 30/06/2025 [Domanda di marchio UE n. 190 847 08 - Marchio denominativo IPC METHOD - Esito: accoglimento parziale]

Marchi registrati - Avviso di accertamento fiscale notificato a società esercente attività di commercio all’ingrosso di computer e software per il recupero a tassazione delle maggiori imposte ai fini IRAP e IRES in quanto relative a costi ritenuti indeducibili (spese di rappresentanza) nonché Iva ritenuta indetraibile in quanto afferente ad operazioni soggettivamente inesistenti - Sanzioni - Impugnazione - Accoglimento - Appello erariale - Rigetto - Ricorso - Accoglimento - Indeducibilità dei costi sostenuti per spese di rappresentanza per difetto di inerenza rispetto all’attività aziendale - Incontroversa l’assenza di scritture contabili o di altri riscontri probatori a sostegno dell’organizzazione di attività promozionali del brand aziendale in occasione di viaggi, donde non può operare la presunzione che include i viaggi fra le spese di rappresentanza deducibili.

Il Comité interprofessionnel du vin de Champagne e l’Institut national de l’origine et de la qualité (INAO) hanno presentato ricorso dinanzi al Tribunale dell'Unione Europea, chiedendo l'annullamento parziale della decisione della seconda commissione di ricorso dell'Ufficio dell'Unione Europea per la proprietà intellettuale (EUIPO) del 17 febbraio 2023. Al centro della controversia vi è la domanda di registrazione del marchio denominativo "NERO CHAMPAGNE" presentata da Nero Lifestyle Srl, sollevando interrogativi sull'interpretazione e applicazione dell'articolo 103, paragrafo 2, lettera a), ii), del Regolamento (UE) n. 1308/2013, relativo allo sfruttamento della notorietà di una DOP.