La Corte di Giustizia chiarisce la portata del diritto del titolare del marchio UE nei cinque anni successivi alla registrazione
23 gennaio 2017
GIACOMO LUSARDI
Con sentenza del 21 dicembre 2016 (causa C-654/15) la Corte di Giustizia dell'Unione Europea ha chiarito che in caso di rischio di confusione, nei cinque anni successivi alla registrazione di un marchio UE, il titolare vanta il diritto di vietare a terzi di usare in commercio un marchio successivo, identico o simile al proprio marchio per prodotti o servizi identici o simili, anche in assenza della prova di uso effettivo del marchio anteriore.