di Claudia Dierna
La Corte d'Appello di Milano è stata chiamata a definire una causa incentrata sulla presunta contraffazione di un marchio figurativo, recante una parte denominativa e l'immagine di un cane bassotto utilizzata da oltre un trentennio per commercializzare e pubblicizzare capi di abbigliamento ed accessori. Valutazioni inerenti alla validità delle registrazioni del marchio, alla prevalente capacità distintiva della parte grafica rispetto a quella denominativa, alla natura forte o debole del marchio nonché alla notorietà dello stesso sono state determinanti per stabilire la sussistenza dell'illecito contraffattorio e del diritto al risarcimento dei danni da contraffazione.








