di Claudia Dierna
La Cassazione è stata chiamata a riformare la sentenza della Corte d'Appello di Milano che, con riferimento al presunto plagio di un'opera fumettistica di genere fantascientifico, aveva condiviso il giudizio del Tribunale secondo cui i frammenti contestati dell'opera mancavano di originalità ed erano comunque inidonei, nella loro forma espressiva, ad essere tutelati. La Suprema Corte, al fine di decidere, richiama dunque le conclusioni della sentenza impugnata nella parte in cui afferma che le identità denunciate riguardavano mere idee, intese come espedienti narrativi comunemente impiegati nella fumettistica e nella letteratura fantascientifica, per poi concludere che non può parlarsi di plagio, o contraffazione, quando di un’opera originale fumettistica vengano riprodotti singoli motivi narrativi.